Arsenale dell’Accoglienza, un anno con la porta sempre aperta

«La nostra storia è iniziata, oltre 10 anni fa, con una chiave lasciata nella porta, ma dalla parte “sbagliata”…cioè fuori» inizia così la presentazione di Andrea Menin, Presidente dell’Arsenale dell’Accoglienza Onlus, un’associazione di famiglie che hanno scelto di vivere con la porta sempre aperta, occupandosi di essere casa e famiglia per chi non ce l’ha.

L’Associazione, con sede a Borghetto Lodigiano, ha presentato presso la Biblioteca Laudense di Lodi il Rapporto Attività 2016-2017: un momento per ripercorrere le tappe dell’Associazione, riflettere su cosa significhi vivere con la porta aperta 24 ore su 24 e condividere gli obiettivi futuri.

«La nostra è una storia di incontri: abbiamo iniziato come casa famiglia, poi famiglia di famiglie e infine comunità, anche grazie all’incontro con l’Arsenale della Pace di Torino, con cui condividiamo questo percorso. Non abbiamo laboratori, dormitori, centri… ma case normali, nelle quali siamo sempre pronti ad accogliere chi si presenta alla nostra porta e nelle quali incontriamo molte persone che condividono i nostri sogni e vengono ad aiutarci».

Accoglienza, ascolto e supporto, sensibilizzazione: queste le attività principali che oggi l’Arsenale dell’Accoglienza porta avanti con impegno e passione. Durante il 2016, sono stati accolti 27 minori (0-18 anni), prevalentemente tra i 13 e 18 anni (56%), maschi (63%) e per il 96% di nazionalità italiana, ma non solo, anche 8 giovani adulti (18-21 anni) sono stati accolti e supportati per raggiungere una maggiore autonomia. Infine, 5 nuclei di madri sole con bambini, prevalentemente piccoli (il 64% tra gli 0 e 9 anni) negli appartamenti dell’Associazione.

Tutto questo è stato possibile grazie all’impegno costante di 70 volontari e all’aiuto e alle donazioni private, non solo monetarie, che corrispondono al 37% delle entrate. «Nel bilancio sociale abbiamo voluto tener conto anche delle donazioni di beni materiali, come vestiti, generi alimentari, prodotti per l’igiene, e delle ore di volontariato, assegnandogli una valorizzazione economica, perché senza questo contributo non avremmo potuto accogliere ben un terzo delle persone» afferma Andrea Zanelli, Vice Presidente dell’Associazione.

L’Arsenale dell’Accoglienza continua a guardare avanti con nuovi progetti: presto saranno aperte nuove comunità mamma-bambino e sono in corso attività di supporto per donne vittime di violenza.