Comunicazione e Fundraising: Atlantis sceglie le emozioni

Informazioni inedite sul profilo dei donatori attivi e potenziali in Italia e nuovi scenari di crescita per le associazioni non profit dalla ricerca “Fundraising Survey Italia 2018”. Atlantis propone un nuovo approccio basato sulla “creatività strategica”.

Ciascuna associazione si incardina in uno specifico quadro emozionale e conoscerne le tinte è fondamentale per impostare una strategia di comunicazione e di fundraising realmente efficace. È quanto emerge dalla ricerca “Fundraising Survey Italia 2018”, volta a definire, sulla base dell’analisi di scenari e contesti connessi alle emozioni, il target elettivo di ciascuna onlus e le tecniche più adeguate per trasformarlo in un bacino di donatori fedeli.

Lo studio – commissionato da Atlantis Company e realizzato dalla società specializzata Emotional Marketing attraverso tecniche innovative basate sull’analisi delle emozioni – sarà presentato in occasione della quarta edizione di “Reinventing”, l’appuntamento dedicato all’innovazione e allo sviluppo del fundraising, della comunicazione sociale e della Corporate Social Responsibility promosso da Atlantis Company e in programma giovedì 7 giugno a Milano, presso la Sala Dino Buzzati di via Eugenio Balzan 3 alle ore 10.

Dalla ricerca – fondata sui dati derivanti da oltre mille questionari somministrati via web incrociati con bigdata in costante aggiornamento sulla mappatura emotiva degli italiani – emergono informazioni inedite e funzionali alla crescita delle associazioni attraverso relazioni più efficaci con i donatori (o chi ancora non lo è), ma anche innovativi spunti in merito alle relazioni tra mondo profit e non profit.

Lo studio indica, infatti, che tra i consumatori italiani c’è una spiccata propensione ad acquistare prodotti che sostengono cause benefiche e, in particolare, che ben l’83 per cento per cento degli intervistati sarebbe disposto ad acquistare un prodotto sapendo che parte degli incassi saranno utilizzati per finanziare una causa benefica; una percentuale che arriva a sfiorare il 90% se si specifica che il contributo solidale non comporta un aumento del costo del prodotto, ma che non precipita, attestandosi al 72%, quando si segnala, invece, un piccolo aumento del costo finale.

Dalla ricerca risulta, inoltre, che i consumatori, a prescindere dalla tipologia del prodotto acquistato, preferiscono sostenere associazioni che sostengono la ricerca scientifica contro gravi malattie e la tutela dei minori, ma anche che coloro che acquistano prodotti per animali sono molto più sensibili ai temi connessi agli amici a quattro zampe e all’ambiente.

In relazione al profilo dei donatori, la ricerca Fundraising Survey Italia 2018 indica che il 52% per cento del campione analizzato ha sostenuto economicamente una causa benefica negli ultimi 12 mesi e che si tratta per lo più di donatori episodici. I donatori costanti sono, invece, soprattutto persone con più di 55 anni e rispondono ad un preciso profilo emozionale, più sensibile a determinate tecniche di comunicazione e fundraising che ad altre. Il profilo emozionale dei donatori è indicativo anche in relazione all’importo delle donazioni, che mediamente si attesta sui 51 euro, ma che è decisamente più alto per alcune specifiche fasce di popolazione. In relazione alle modalità di donazione la parte da leone viene svolta dalle donazioni in contanti (21%), dalle donazioni on line attraverso carte di credito (19%) e dal bollettino postale (16%).

Per quanto concerne, infine, il margine di crescita del non profit in linea generale, dalla ricerca emerge che ben il 67% delle persone che hanno dichiarato di non aver mai fatto una donazione sarebbe disposto a farla se trovasse una causa convincente. «Un dato che si traduce in un vero e proprio esercito di potenziali donatori che le associazioni potrebbero raggiungere semplicemente imparando a raccontarsi in maniera efficace, partendo proprio da un approccio sempre più strategico alla comunicazione», sottolinea Francesco Quistelli, fondatore e Ceo di Atlantis Company.

Dalla ricerca Fundraising Survey Italia 2018 risulta, infatti, che ciascuna associazione si posiziona nell’ambito di un dettagliato scenario emozionale e che analizzarlo permette non solo di delineare le caratteristiche del target di elezione di ciascuna onlus, ma anche di tarare in maniera efficace le strategie di comunicazione e di fundraising per raggiungerlo e fidelizzarlo. Anche attraverso indicazioni precise e concrete relative all’elaborazione degli annunci pubblicitari, degli spot audio, degli spot video e dei testi. «Siamo fermamente convinti della validità di questo approccio – conclude Quistelli – per questa ragione abbiamo scelto di inserire tra i nostri servizi per le associazioni anche l’analisi di strategie di sviluppo sulla base del posizionamento emozionale. Significa investire meglio e con maggiore efficacia le risorse dell’organizzazione e migliorare così la capacità di generare risorse indispensabili per affrontare le tante sfide che un’associazione nonprofit deve affrontare per il bene comune».

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